Luciana Lamorgese sui migranti: "Servono nuovi accordi a livello europeo"
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Lamorgese, “Bisogna favorire i corridoi umanitari verso l’Europa per le persone vulnerabili”

Luciana Lamorgese

Migranti, Luciana Lamorgese al Corriere della Sera: “A livello europeo ho riscontrato un rinnovato clima di solidarietà”

Intervenuta ai microfoni de il Corriere della Sera, Luciana Lamorgese è tornata a parlare dell’emergenza migranti che ovviamente risente anche della situazione in Siria, con l’offensiva turca che ha fatto aumentare in maniera esponenziale il numero di profughi pronto a imbarcarsi verso l’Europa.

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L’intervista di Luciana Lamorgese al Corriere della Sera

“La crisi siriana può essere affrontata soltanto con una risposta forte dell’Unione Europea che favorisca la stabilizzazione politica di quei territori […] L’intensificazione dei flussi migratori che stanno mettendo in crisi i Paesi della frontiera orientale richiede un approccio europeo solidale: non possono essere lasciati soli gli Stati più esposti”.

La collaborazione europea

Il Ministro dell’Interno ha poi parlato del clima europeo dopo il vertice di Malta.

“Ho registrato un rinnovato clima di solidarietà, necessario per una effettiva condivisione del problema. Finora l’impegno del nostro Paese su questo fronte è stato eccezionale. Adesso solo una risposta coordinata e condivisa a livello europeo può consentire però una strategia efficace che coniughi il necessario rigore contro lo sfruttamento dei migranti e i trafficanti di esseri umani con il rispetto dei diritti fondamentali e dei principi di solidarietà che sono alla base della costruzione e dell’integrazione europea”.

Luciana Lamorgese
Luciana Lamorgese

Lamorgese: “Il fenomeno degli sbarchi autonomi non è assolutamente nuovo”

Nel corso della sua intervista al Corriere della Sera Lamorgese ha affrontato anche il tema dei cosiddetti sbarchi fantasma, un problema irrisolto che continua a mettere in crisi la macchina dell’accoglienza negli hot spot italiani.

“Il fenomeno non è assolutamente nuovo. Nel 2018 le persone arrivate con piccole imbarcazioni sono state 5.999, mentre fino ad oggi sono state 6.409. A settembre si è registrato un aumento, ma stiamo risentendo del particolare momento politico che sta attraversando la Tunisia”.

Caso rimpatri, “Servono nuovi accordi e una strategia a livello europeo”

Il tassello chiave da risolvere resta quello dei rimpatri, che devono essere sicuri, rapidi ed efficaci.

“Una politica migratoria e di asilo efficace richiede una strategia di rimpatri a livello europeo per coloro che non hanno diritto a rimanere, nel rispetto dei diritti umani e del principio di non respingimento. È necessario sottoscrivere nuovi accordi di riammissione e potenziare quelli esistenti. Tutto ciò senza escludere, anzi favorendo, i corridoi umanitari verso l’Europa per le persone più vulnerabili che finora ci hanno consentito di accogliere solo dalla Libia oltre 850 richiedenti asilo”.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:47

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